Una nuova idea di Uomo

Quando si cerca di rispondere alla domanda perché il Cristianesimo, che fu originariamente un prodotto della vita religiosa del tardo giudaismo, subì questa completa trasformazione, o perché l’antica cultura greca adottò alla fine questa fede orientale che sembra così remota dalla forma classica della mente greca, tanto gli umanisti classici  che i Cristiani si trovano di fronte a grandi difficoltà.

Il classicista moderno tende a vedere nell’eredità greca una cultura autosufficiente ed essenzialmente antropocentrica e non riesce facilmente a comprendere che certo essa non si trovava più ad essere così nel tempo in cui il Cristianesimo giunse ad offrirle un nuovo concetto di uomo e di vita umana : ci si dimenticherebbe che la città di Atene, dove Paolo trovava ad ogni passo i segni di un grande timore di Dio, è descritta negli Atti degli Apostoli proprio con le stesse parole usate da Sofocle nell’ Edipo a Colono (eié ta@v g  èAqh@nav fasi@ qeosebesta@tav / ei§nai).

Idee monoteistiche erano penetrate nell’antica fede attraverso una discussione filosofica che al tempo di Paolo durava già da secoli, raggiungendo ormai anche gli uomini comuni.

Gli ideali greci di cultura, dunque, e la fede cristiana si mescolarono nonostante tutti i tentativi che molti intellettuali operarono per tenere separati ciascuno di questi due elementi. Nelle due parti esisteva un potente desiderio di mescolarsi, senza considerare quanto “repugnanti all’assimilazione” fossero questi due linguaggi, ognuno dei quali possedeva diversi modi di sentire e di esprimersi metaforicamente.

Entrambe queste parti, così, devono alla fine essere giunte al riconoscimento che, alla base di tutto, esisteva fra di esse una fondamentale unità, un nucleo comune di idee che potremmo chiamare “umanistiche”.

L’interpretazione di una religione, che impiegava come simboli l’Incarnazione e l’Ecce homo, seguiva un’ineluttabile logica storica e conduceva alla rinascita di alcuni concetti fondamentali, le “ideae innatae” della mente greca, che le devono aver dato nuovo vigore e nuova sicurezza, nonostante sembrassero all’apparenza sconfitte.

D’altro canto, l’incontro del Cristianesimo con queste idee portanti della tradizione greca diede alla mente del cristiano la sicurezza della sua universalità.

Veniva ora realizzato il sogno di Alessandro al tempo della fondazione della città che porta il suo nome : due sistemi universali venivano ad essere finalmente uniti.

Vedi anche: l'idea di Uomo nell'Antigone e nel Salmo 8

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