La figura di Pericle

 

     Pericle, vissuto dal 495 al 429 a.C., prese la guida del partito dei democratici dopo che Efialte era stato ucciso dagli aristocratici. Egli governò Atene dal 461 fino alla sua morte, avvenuta a causa della terribile peste che colpì la città nel 429 a.C. : fra le sue vittorie politiche meritano particolare riguardo il sostegno al partito dei democratici, l'obbligo per gli alleati di non abbandonare la Lega ed il potenziamento della flotta. Pericle si impegnò inoltre perchè fossero impiantate delle colonie militari - dette cleruchie - e perchè Atene disponesse pienamente del tesoro della lega di Delo. Per sua volontà fu completata la costruzione delle Lunghe Mura, che collegavano la città con il porto del Pireo. Nel 448 a.C. stipulò con i Persiani la pace detta di Callia (dal nome dell'ambasciatore incaricato), con la quale veniva sancito un compromesso che prevedeva la non interferenza dei Greci nel Mediterraneo orientale e la rinuncia da parte dei Persiani ad ogni aggressione alle colonie greche dell'Asia Minore. 

    Nel 454 a.C. Pericle, adducendo il pretesto che l'isola non fosse abbastanza sicura, trasferì tutto il tesoro della Lega da Delo ad Atene. Nel 451 introdusse una pesante restrizione sui diritti di cittadinanza: solo i cittadini di padre e madre ateniesi avrebbero potuto godere della cittadinanza ateniese. Molte città della Lega provarono a ribellarsi contro i soprusi di Atene, ma tutte le rivolte furono represse, nel periodo che va dal 457 al 446 a.C.. Nel 446 a.C. venne stipulata una pace provvisoria fra Atene, in rappresentanza della Lega di Delo, e Sparta, che era a capo della Confederazione Peloponnesiaca.

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