Nerva e Traiano

           

Nerva                                           Traiano

    Tra il 96 ed il 98 d.C. l'impero di Roma fu retto dall'anziano senatore Cocceio Nerva, che ebbe poca influenza, a parte qualche iniziativa in materia di sgravi fiscali. 

    Il suo successore Traiano, che regnò dal 98 al 117 d.C., ebbe invece un peso davvero notevole sulle vicende di Roma. Traiano fu il primo imperatore di origini provinciali, perchè proveniva dalla Spagna. Tra il 101 ed il 107 d.C. Traiano guidò la sua spedizione più celebre, la vittoriosa campagna contro i Daci di Decebalo, riportando a Roma un bottino enorme, ricordato come "l'oro dei Daci". Tra il 114 ed il 115 d.C. una nuova campagna militare contro i Parti condusse l'impero alla sua massima estensione. Per il suo governo assennato fu detto "optimus princeps". Sotto il suo regno furono annesse all'impero come province la Dacia, l'Armenia, l'Assiria, la Mesopotamia e l'Arabia. Nel 116 d.C provvide a domare una rivolta in Giudea. Tra le sue iniziative più rilevanti a Roma dobbiamo citare la costruzione del foro e dei mercati a lui intitolati - i mercati, in particolare, vennero edificati su un enorme terrapieno ricavato da un'abbondante porzione di quella che era stata la Domus Aurea, abbattuta dai successori di Nerone dopo essere stata sfruttata solo per qualche mese dagli imperatori del 68-69 d.C.. In ambito finanziario, Traiano istituì i prestiti agricoli per rilanciare l'agricoltura e venire in soccorso dei bambini poveri. Traiano morì improvvisamente mentre era al seguito delle truppe in Cilicia.

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