Cimitero Ad Martyres

Un mosaico raffigurante il Vescovo Ambrogio

Dislocato fuori dalle mura cittadine, nel suburbio sud-occidentale della città, sembra essere stato già all'epoca di Ambrogio il sepolcreto cristiano più strettamente legato alla memoria dei Martiri.

Seguendo sempre la politica polemica di contrapporre potere imperiale a potere vescovile, Ambrogio progettò in quest'area la costruzione della nuova Basilica Apostolorum, che avrebbe poi dovuto accogliere le sue spoglie: fuori Porta Romana, infatti, Ambrogio si era collegato all'iniziativa imperiale della Via porticata, sfruttandola come cornice per la sua Basilica.

Il cimitero Ad Martyres sorgeva sull'area oggi identificata tra le vie Nirone, S. Valeria, Lanzone e Piazza Sant'Ambrogio.

Un mosaico raffigurante il martire Protasio, 

le cui spoglie sono custodite in S. Ambrogio

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Santa Valeria

    La chiesa di santa Valeria sorse lungo la via che oggi porta il suo nome, sull'area occupata dal cimitero Ad Martyres. Nella zona si sono rinvenute numerose epigrafi tombali sia pagane che cristiane recanti il nome della gens Valeria, tanto da ipotizzare che la Basilica si sia sviluppata da un mausoleo di questa famiglia, tra le più ragguardevoli in Milano ed una delle prime a convertirsi al Cristianesimo.  

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