Il recinto di S. Vittore al Corpo

Una moneta dell'Imperatore Massimiano

    Il recinto aveva la forma di un ottagono schiacciato, il cui asse principale misura 132 metri, ed era dotato di un ingresso monumentale, fiancheggiato da due torri. Prospettava su di un'area funeraria che si sviluppava lungo l'asse diretto verso il cimitero Ad Martyres ( via S. Vittore ). Si trattava della struttura di protezione eretta contemporaneamente al cosiddetto Mausoleo di Massimiano. Il recinto si è probabilmente sviluppato a protezione e monumentalizzazione di un'area funeraria privilegiata cristiana, installata forse su proprietà imperiali, quando già essa comprendeva al suo interno un edificio di culto ed un mausoleo.

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Il Mausoleo imperiale

    Si trattava di un ottagono con il lato di circa 7,50 metri, con le pareti interne interamente decorate a mosaici, stando almeno alla descrizione che di esso si fece nel secolo XVI, prima della sua demolizione per fare posto alla nuova chiesa di S. Vittore al Corpo.

Venne inizialmente progettato come Mausoleo per Massimiano, che abdicò nel 305, insieme al suo collega Diocleziano, a favore dei due Cesari designati alla successione. Si scatenò tuttavia una guerra civile che durò ben sette anni e che coinvolse anche lo stesso Massimiano, che finì per essere rieletto imperatore. Venne successivamente deposto, dovette andare in esilio nelle Gallie e morì infine a Marsilia, fatto giustiziare da Costantino - che era suo genero, avendone sposato la figlia -, nuovo imperatore dopo la battaglia del Ponte Milvio del 312 e la sconfitta del rivale Massenzio, figlio anch'esso di Massimiano. Ebbe almeno la concessione di uccidersi con la sua stessa spada.

Il Mausoleo venne invece utilizzato probabilmente da Valentiniano II e forse anche da Graziano. L'orazione funebre di Ambrogio ( De obitu Valentiniani ) durante la tumulazione dell'imperatore Valentiniano ci racconta che la salma rimase per due mesi insepolta, esposta al dolore della sorella e dei sudditi.

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Sant'Eustorgio

La Basilica di Sant'Eustorgio

Sorse lungo la via per Ticinum, a circa mezzo miglio dalla porta della città, in un'area funeraria. La tradizione attribuisce ad Eustorgio I, vescovo tra il 345 ed il 348, la fondazione della Basilica nella quale poi sarebbe stato sepolto.

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San Dionigi

    E' in assoluto la meno nota tra le Basiliche paleocristiane di Milano attribuite all'iniziativa di Ambrogio. Sorse lungo la strada che usciva da Porta Orientale e venne successivamente abbattuta per la costruzione dei bastioni di Porta Venezia. Secondo testimonianze medievali, aveva una planimetria identica alla chiesa di S. Tecla, cioè era dotata di cinque navate.

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San Nazaro

L'interno di San Nazaro

    Voluta da S. Ambrogio all'interno di un'area cimiteriale pagano - cristiana lungo la via per Roma - e per questo indicata dal vescovo stesso quale Basilica romana, la chiesa venne consacrata nel giugno del 386 con le reliquie degli Apostoli (Basilica Apostolorum). La grande Basilica, che comunicava attraverso un atrio con la più importante strada di accesso alla città, divenne un segno tangibile della potenza dell'episcopato nell'apparato monumentale imperiale. L'antica chiesa era a croce latina ed aveva il suo modello nell'Apostoleion di Costantinpoli, progettato da Costantino come suo Mausoleo.

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